lunedì 10 giugno 2013

Un po` come il Titanic

Biblioteca della Musashino. Stessa postazione computer. Se vai su Grooveshark da questo computer, il sito ti consiglia di ascoltare Luca Carboni, Serge Gainsbourg e Debussy, praticamente la musica che ho ascoltato io.
Son venuta qui per studiare giapponese, ho una lista di cento verbi da coniugare e scrivere in hiragana, per un totale di 1600 verbi da scrivere. Ma mi sono giὰ rotta. Son tre settimane che studiamo la tessa lista, e invece di darci due regole di base per la coniugazione, quella si ostina a farceli fare uno a uno, e poi a dirci «this is irregular». Toh, grazie dell`info.
Comunque oggi credo sia ufficialmente cominciata la stagione delle pioggie qui in Giappone, stamattina mi son svegliata con il rumore della pioggerellina e l`aria fortunatamente leggermente più fresca, o almeno ripsetto a ieri sera, che stavo facendo la sauna in camera. Ho pure tentato di far funzionare il confdizionatore, poi a un certo punto ὲ impazzito, non riuscivo piu a spegnerlo, e ho temuto di traformare la stanza in un frigorifero gigante. Alle due mi son mangiata un gelato. E mi son finita di vedere sto film che avevo cominciato a vedere qualche tempo fa, che mi aveva passato il signor M.R. quando eravamo buoni amici.
Il film ὲ Love and Pop, che dopo aver guardato ho scoperto essere di Hideaki Anno, tratto da un libro di Ryu Murakami, ovvero il Murakami leggermente meno celebre del Murakami Haruki. Per la cronaca, il signor Ryu ha studiato alla Musashino Art University, nel dipartimento di scultura (彫刻). Ma non voglio parlare del film, non sono brava a espromere pareri sui film, potrei dire che ὲ strano e fermarmi li. La questione ὲ ieri sera mi sentivo di dover guardare un film per sancire la fine della settimana finalmente. Ieri infatti c`ὲ stato l`Open Campus qui alla Musashino, ed ὲ stata una settimana intensa di preparativi e non solo, infatti praticamente ho dovuto cominciare e finire il lavoro per Brand Design, cominciare e finire il lavoro per Sound and Space, e poi avrei dovuto fare qualcosa per Interactive Innovation, ma non ho fatto niente. Insomma, ho passato qualche nottata sveglia.
Comunque, questi eventi mi mettono alquanto tristezza, nel senso che ci metti tanto ad allestire le cose, ὲ come un crescendo, poi passato il santo, finita la festa. Dalle 10 di sabato mattina alle 16:30 di ieri, domenica, la scuola pullulava di ragazzine in divisa da high school venute e vedere la scuola in gruppo, sono arrivati con i pullman, sono arrivati con i genitori, ovvero il portafogli che dovrὰ finanziare i loro futuri quattro anni di studi, e io me li immagino che siano li a chiedersi se ne vale pena spendere 170mila yen all`anno per far fare sculture di legno al figlio, che poi magari si mette a scrivere romanzi erotici come il signor Ryu.
Comunque, dicevo alle 4:30 precise di ieri hanno chiuso tutto, ci mancava solo la canzoncina dell`arrivederci che trasmettono negli altoparlanti quando la scuola sta per chiudere. 10 minuti dopo, gli stendardi con scritto Musashino Art University Open Campus erano giὰ stati sostituiti con i soliti, neanche fosse passato Silente con un colpo di bacchetta ad annunciare che Grifondoro ha vinto il torneo delle casate.
La DIL room ha riassunto le sue sembianze, e i ricordi di quel video in loop trasmesso sul muro fino allo sfinimento sembrava soltanto un incubo lontano.
Tanti giorni per allestire tutto, due giorni di massimo splendore, e poi il niente. Un po` come il Titanic.

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