domenica 25 dicembre 2011

Merīkurisumasu, che sarebbe Merry Christmas detto dalle vecchie del mio paese e/o dai giapponesi.

Chissà perchè la notte di Natale ho sempre voglia di scrivere. Come a capodanno, che mi perdo in statisiche, resoconti e buoni propositi, la notte di Natale mi perdo in riflessioni varie su molteplici argomenti, uno su tutti la malinconia e la tristezza che il Natale porta con sè. Tipo, quando si era piccoli, si aspettava il Natale, e passato quello restava solo la tristezza, lo si aspettava a lungo, e passava in un attimo. Non voglio perdermi in lunghe divagazioni su com'era il Natale per me da piccola, sui regali e sui vari alberi di Natale dalle forme strambe, e il presepe e i cepponi. No, stasera sono come il fantasma del Natale Presente in Canto di Natale.

Carolina e Ilaria, vi ricordate la sera che siamo arrivate a Orleans, cercavamo un posto dove mangiare in Rue de Bourgogne, e la strada era deserta e i ristoranti anche, e faceva un freddo cane e alla fine siamo andate a mangiare da O'Pasta? ecco, così era Milano stasera. Sembrava che non volesse accogliermi. Anche i posti su cui puoi sempre contare, come il MacDonald's o la Feltrinelli, avevano chiuso prima le porte. I navigli deserti, solo il bar dei tossici era aperto. Alla fine, io e mio fratello ce ne siamo andati dal kebabbaro. Che ci ha detto Buon Natale, ragazzi! e io sinceramente non sapevo se rispondere anche a te, alla fine ho optato per un grazie. Natale dal kebabbaro.

E qui mi viene in mente la scena di Mamma ho perso l'aereo, in cui c'è Kevin solo soletto che torna a casa, e tutti invece sono in casa a festeggiare il natale con la famiglia.

ah, non ho ricevuto nessun regalo, ovviamente. Anzi, forse sì: qualche cosetta da Daniele qualche giorno fa, e poi da mia zia, che un mese fa mi ha dato una canotta e una mutanda taglia bambina con Hello Kitty, e mi ha detto" questo è per Natale. Ma niente sotto l'albero. A dire la verità non ho fatto neanche l'albero.

Dov'è finito lo spirito del Natale?
Si sarà preso le ferie. Dopotutto, è Natale.

giovedì 22 dicembre 2011

Mango

Eletto frutto dell'anno.


Alcuni dei più bei momenti del 2011 sono legati a un mango.

1. Picnic sul tetto del duomo. 15 agosto.
Me, seduta sul tetto del Duomo, vista Madonnina e Torre Velaska e uno splendido sorriso, a mangiare pesca e mango a pezzetti.

2. ultimo pic-nic, il giorno più lungo a Orleans, sole, musica, cani, fiume, barboni, bottiglie, vetri, sangue, barbecue, pipì in compagnia, morti, musica, matti, baschi. tutto. e un mango.

3. e poi una torta con panna e mango a pezzettini. rivelazione.

venerdì 9 dicembre 2011

Mi trasferisco a Parigi

Joking.
Anche se mi piacerebbe essere altrove a quest'ora.
Mi tocca concentrami sulla mia tesi, che comincia a farmi avere gli incubi di notte.