sabato 25 agosto 2012

Trenitalia mi metti ansia

cheppalleduecoglioni comprare i biglietti del treno, soprattutto ora che i prezzi sono saliti alle stelle, e bisognerebbe sborsare il centone per ogni tratta se non fosse che io ci sto abbastanza attenta, alle offerte, fortunatamente. Poi ti vedi spuntare quei biglietti da 9 euro, e un attimo dopo non ci sono più. Che il sito delle frecce.it è così, riesci a intuire che qualcun altro è lì come te che sta cercando di trovare un biglietto economico sul dinamico sito che funziona una volta sì e una no, e te lo frega pure, oppure dopo il quarto d'ora di limbo, il biglietto ritorna sul mercato e pensi, chissà perchè non l'ha preso più, magari aveva messo su il caffè, si è distratto ed il tempo è scaduto, oppure ha cambiato idea, beh, l'importante che stia bene. Che ti preoccupi pure, se uno di lascia sfuggire l'affarone.

Tutto 'sto casino indecifrabile anche per me che l'ho scritto per dire che ho comprato il biglietto del ritorno a Milano.

venerdì 17 agosto 2012

Avrei dovuto dar retta all'oroscopo

Uno dei processi più famigerati della storia si svolse ad Atene nel 399 a.C.. A maggioranza, 501 giurati riconobbero il filosofo Socrate colpevole di empietà e di esercitare una cattiva influenza sui giovani. In cosa consisteva la sua empietà? Nel “non riconoscere gli dei della città“ e nell’“aver introdotto nuove divinità”. E così quel grande uomo fu condannato a morte. Questo per ricordarti che solo perché lo credono in molti, non significa che qualcosa sia vero o importante o di valore. Tienilo bene a mente, perché sei in una fase nella quale sarebbe saggio da parte tua sfuggire a una tendenza diffusa. Tu e il pensiero di gruppo non siete amici.

Lo aveva detto l'oroscopo di oggi, darò la colpa a lui. (ahah, che io manco lo leggo l'oroscopo, ma per colpa di una mia amica appassionata, ultimamente mi diverto, e poi questo in particolare mi piace leggerlo. ma questa è un'altra storia)

"Tu e il pensiero di gruppo non siete amici":
traduci "il pensiero di gruppo" come "il pensiero delle pecore".
e io aggiungo: "meglio farsi odiare da certe persone che sentirsi una pecora come loro".
e gliel'ho anche detto, chissà se 'sta gente ha la prontezza per capire certe cose.

Ma cosa è successo, quindi?
È successo che c'è questa festa a Pellare che si chiama ReWine, già Notti di Bacco, e io non ci sono mai stata ma mi dicono che la gente beve soltanto, e c'è talmente tanta di quella gente che non si riesce a camminare. E infatti, la fila delle macchine cominciava tre chilometri prima della meta. E allora io, scelta come autista della serata, dopo un po' di fila, mi sono rifiutata di continuare la strada e far prendere fuoco alla macchina in fila in salita, freno, frizione, prima marcia, accelera e vai. E siamo tornati a casa.

La cosa che mi faceva incavolare di più era sentirmi stupida per stare in fila per una cosa che neanche mi sarebbe piaciuta, probabilmente.
E io, odio sentirmi stupida. Odio essere una pecora tra le pecore. Piuttosto pecora nera.

Poi, considerazioni personali sulla festa.
Nel Cilento non c'è niente da fare, e questo è risaputo. La gente non sa come passare il tempo e nello stesso tempo non si applica per cambiare la situazione ma vive nell'otium.
In estate, tra sagre e turisti e il mare, la situazione si anima un pochino.
Ma perché tra tutte le opzioni, stasera tutto il Cilento si è svegliato ed è partito per andare ad ubriacarsi?

Che poi io avevo proprosto di farla a piedi, cosa vuoi che siano 2 kilometri in compagnia, se io li faccio ogni giorno per andare in università.
Figuriamoci! Nessun sacrificio neanche per il Dio Bacco, di questi tempi.

sabato 4 agosto 2012

Ritorno a casa. Giorno 2

Non mangiavo una kinder brioss da anni. La kinder brioss è quella brioche alla marmellata d'albicocca che tutti i bimbi odiano. Si sbriciola in mano. E quindi, da bambini, quando si scoppiavano i sacchetti delle brioche per aprirle, con la kinder bioss l'operazione non era proprio immaginabile. Comunque, la kinder brioss m'ha fatto un po' ritornare bambina, come m'ha fatto ritornare bambina l'amaca dalla quale sto scrivendo, e l'altalena che mio padre e mio zio stanno costruendo. E persino Lorenzo mio fratello convinto sostenitore del non-ritorno a casa per le vacanze, sentendo che abbiamo messo l'amaca qui a Eremiti, m'ha detto che gli é venuta voglia di tornare. E non ci posso fare niente quindi se tutto questo mi ricorda di quand'eravamo piccoli e facevamo a gara a chi doveva mettersi sull'amaca a leggere. E i progetti di costruire la piscina, che finalmente ora c'è. E il tiro al bersaglio con l'arco, e la sdraio che spostavo come si spostava l'ombra. E poi a periodi c'erano anche i miei cugini dal nord, e facevamo il karaoke con tanto di microfono e amplificatore veri. E la pianola e mio zio che suonava alla chitarra sempre e solo 'generale dietro la collina'. E niente televisione. Ora la televisione c'è, ci sono due amache, la tenda in giardino, la doccia nebulizzante. Peró Eremiti è sempre Eremiti. C'è sempre la dogana all'inizio del paese. Le facce son cambiate, ora c'è anche il maestro Pietro in pensione che presiede al posto di blocco: 'ma tu, a chi si' figlio?' Alle 6 e 30 il sole è già tramontato dietro il monte Cavallara, e ci siamo fatti un the caldo, perché a Eremiti, anche se oggi c'erano 40 gradi, la sera si sta sempre bene. Sono contenta che anche i miei cuginetti più piccoli passeranno finalmente un'estate a Eremiti. Forse non tutti i mali vengono per nuocere. Ma questa è un'altra lunga storia. Mentre mio padre e mio zio litigano su come montare il canestro, vado ad aiutare mia mamma ad innaffiare l'orto.