giovedì 14 marzo 2013

Non provate a parlarmi, vi risponderò in francese.

Il mio tentativo di assomigliare a una fille lycéenne française è completo. Tutta colpa del tram che ho perso per 12 secondi, ieri in corso di Porta Ticinese. Se fossi riuscita a salire sul tram, non avrei dovuto camminare a piedi per Via Torino, che già mi ero fatta a piedi Corso di Porta Ticinese e quella è la via della perdizione con i suoi negozietti di scarpe i più carini della città. Via Torino è anche peggio, c'è la Fnac e quando entro lì potrei uscirne con un iPad, che fortunatamente le mie tasche sono spesso vuote altrimenti probabilmente potrebbe succedere davvero. il pericolo è venuto molto prima, dalla vetrina ho visto una borsa Longchamp Parisi Giallo Senape che da tempo cercavo, e niente. Il danno è fatto. Potevo permettermela. Cioè, in realtà no, ma sono riuscita a pataria con due carte prepagate e mezzo. E niente, ora sono con un trench verde e una borsa gialla a un semaforo rosso a pensare che sembro una liceale francese. E pensare che io odio le liceali francesi. Ma non perché usano trench e Longchamp, no. Ma questa è un'altra lunga storia (di tram, amori e tradimenti).

lunedì 11 marzo 2013

La fototessera

Stamattina mi sento come se stessi andando al patibolo. Ma sto soltanto a fare le fototessere. Che son due mesi che è scaduta la mia carta d'identità, e ho cominciato a rimandare di giorno in giorno, poi c'è stata la parentesi febbraio 7/7 12/24h sempre lì in università, e poi finiti gli esami ho dovuto aspettare che i brufoli, accumulati durante le ore di studio passate a mangiare schifezze e cioccolatini e biscotti 95% burro, andassero via. Stamattina mi sento circa pronta ad affrontare la prova. Ma mi sto facendo 40 minuti di viaggio per andare dal solito fotografo a Bovisa, che negli ultimi 6 mesi tra passaporto e documenti vari da spedire in Giappone ormai mi è familiare. Se mi devo rubare l'anima con una foto, che almeno non succeda ai 4 angoli della città.

venerdì 8 marzo 2013

I treni di Tozeur

Affori, FN. Dato che la metro gialla ha smesso di funzionare nell'esatto momento in cui io son salita, ho allora optato per l'altrettanto efficiente servizio offerto dalle ferrovie nord, che finalmente il treno è arrivato, ma che proprio in questo momento, fatti due metri, sta per fare retro marcia (esiste la retromarcia sui treni?). Comunque proprio mentre stavo sulla banchina tra il binario 2 e 3 a calcolare tra i vari ritardi relativi quale fosse minore in modo assoluto, ecco che passa sul mio iPod 'I Treni di Tozeur' di Battiato. Come al solito anche la musica si prende gioco di me. Cioè, non so se l'ho mai raccontato, ma i Treni di Tozeur sono diventati per antonomasia i treni che arrivano in ritardo, oppure non sono indicati come treni scioperanti ma essendo che il treno corrispondente che doveva salire dal sud ha scioperato, il treno che deve scendere al sud non c'è, oppure sono i treni che dato che la stazione di Roma ha preso fuoco, non posso transitare, e poi partono e fanno 3 ore di ritardo, oltre al fatto che nelle carrozze non c'è luce e quindi a nanna al tramonto, o a guardare il nulla della pianura padana di notte (che è un nulla anche di giorno, tralaltro). Ah, per non parlare di coincidenze assurde che forse la prossima volta a saperlo mi porto il sacco a pelo. O mi avvio a piedi.
La conclusione è che forse trenitalia dovrebbe cambiare nome in treni di Tozeur.