venerdì 17 agosto 2012

Avrei dovuto dar retta all'oroscopo

Uno dei processi più famigerati della storia si svolse ad Atene nel 399 a.C.. A maggioranza, 501 giurati riconobbero il filosofo Socrate colpevole di empietà e di esercitare una cattiva influenza sui giovani. In cosa consisteva la sua empietà? Nel “non riconoscere gli dei della città“ e nell’“aver introdotto nuove divinità”. E così quel grande uomo fu condannato a morte. Questo per ricordarti che solo perché lo credono in molti, non significa che qualcosa sia vero o importante o di valore. Tienilo bene a mente, perché sei in una fase nella quale sarebbe saggio da parte tua sfuggire a una tendenza diffusa. Tu e il pensiero di gruppo non siete amici.

Lo aveva detto l'oroscopo di oggi, darò la colpa a lui. (ahah, che io manco lo leggo l'oroscopo, ma per colpa di una mia amica appassionata, ultimamente mi diverto, e poi questo in particolare mi piace leggerlo. ma questa è un'altra storia)

"Tu e il pensiero di gruppo non siete amici":
traduci "il pensiero di gruppo" come "il pensiero delle pecore".
e io aggiungo: "meglio farsi odiare da certe persone che sentirsi una pecora come loro".
e gliel'ho anche detto, chissà se 'sta gente ha la prontezza per capire certe cose.

Ma cosa è successo, quindi?
È successo che c'è questa festa a Pellare che si chiama ReWine, già Notti di Bacco, e io non ci sono mai stata ma mi dicono che la gente beve soltanto, e c'è talmente tanta di quella gente che non si riesce a camminare. E infatti, la fila delle macchine cominciava tre chilometri prima della meta. E allora io, scelta come autista della serata, dopo un po' di fila, mi sono rifiutata di continuare la strada e far prendere fuoco alla macchina in fila in salita, freno, frizione, prima marcia, accelera e vai. E siamo tornati a casa.

La cosa che mi faceva incavolare di più era sentirmi stupida per stare in fila per una cosa che neanche mi sarebbe piaciuta, probabilmente.
E io, odio sentirmi stupida. Odio essere una pecora tra le pecore. Piuttosto pecora nera.

Poi, considerazioni personali sulla festa.
Nel Cilento non c'è niente da fare, e questo è risaputo. La gente non sa come passare il tempo e nello stesso tempo non si applica per cambiare la situazione ma vive nell'otium.
In estate, tra sagre e turisti e il mare, la situazione si anima un pochino.
Ma perché tra tutte le opzioni, stasera tutto il Cilento si è svegliato ed è partito per andare ad ubriacarsi?

Che poi io avevo proprosto di farla a piedi, cosa vuoi che siano 2 kilometri in compagnia, se io li faccio ogni giorno per andare in università.
Figuriamoci! Nessun sacrificio neanche per il Dio Bacco, di questi tempi.

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